Ne l'ora che non può 'l calor dïurno intepidar più 'l freddo de la luna, vinto da terra, e talor da Saturno 3 —quando i geomanti lor Maggior Fortuna veggiono in orïente, innanzi a l'alba, surger per via che poco le sta bruna—, 6 mi venne in sogno una femmina balba, ne li occhi guercia, e sovra i piè distorta, con le man monche, e di colore scialba . 9 Io la mirava ; e come 'l sol conforta le fredde membra che la notte aggrava, così lo sguardo mio le facea scorta 12 la lingua, e poscia tutta la drizzava in poco d'ora, e lo smarrito volto, com'amor vuol, così le colorava . 15 Poi ch'ell'avea 'l parlar così disciolto, cominciava a cantar sì, che con pena da lei avrei mio intento rivolto . 18 "Io son", cantava, "io son dolce serena, che ' marinari in mezzo mar dismago ; tanto son di piacere a sentir piena ! 21 226 הקומדיה האלוהית : פורגטוריום אֲנִי הֵסַטְתִּי אֶת יוּלִיסֵס חוֹשֵׁק בִּנְתִיבוֹ, לְשִׁירָתִי, וְכָל מִי שֶׁמִּתְרַגֵּל אֵלַי נָדִיר 24 שֶׁיַּעַזְבֵנִי, כֹּה מֵיטִיבָה אֲנִי לְסַפ...
אל הספר